1. Procurarsi un nucleo atomico di deuterio e uno di trizio, e un campione anche piccolo di Palladio (provare a ordinarli dal fornaio, in alternativa richiederli via email al CERN);
2. Mettere i nuclei di deuterio e trizio in frigo per mezz'ora almeno;
3. Estrarre i due nuclei dal frigo, riporli in una terrina piuttosto resistente e, finché sono ancora freddi, aiutandosi con delle pinzette microscopiche e delle lenti giocattolo (vanno bene anche quelle che si trovavano nelle merendine del Mulino Bianco), avvicinarli il più possibile. Trattandosi di nuclei entrambi carichi positivamente, occorrerà superare la forza coulombiana di repulsione tra i nuclei. Per far questo, sfruttare la funzione di catalizzatore del palladio, ponendo anch'esso nella terrina.
4. Al momento della fusione è consigliabile indossare una tuta in polivinile e una mascherina protettiva per gli occhi. Lasciare le finestre aperte.
mercoledì 2 marzo 2011
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Io invece della terrina userei uno di quei contenitori rotanti per asciugare l'insalata, confinando inerzialmente i due nuclei sulla parete.
RispondiEliminaOttima osservazione Raffaele. Un consiglio preziosissimo. Lei lavora al CERN, scommetto.
RispondiEliminaNon ancora, ma mi sono candidato proponendo come esperimento il gatto di Shroedinger, solo con un elefante al posto del gatto, per vedere se viene uguale
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